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PRESENTAZIONE "UN BAULE PIENO DI GENTE" CON LO SCRITTORE PAOLO DI PAOLO

PRESENTAZIONE "UN BAULE PIENO DI GENTE" CON LO SCRITTORE PAOLO DI PAOLO

Domenica 1 ottobre 2023, alle 18.30

Domenica 1 ottobre 2023, alle 18.30, alla Biblioteca Bernardini, per la 19a Edizione della Festa dei Lettori ospite dei Presìdi del Libro e del Polo Biblio-museale di Lecce, con il Fondo Verri e la libreria Palmieri,  lo scrittore Paolo Di Paolo presentaUn baule pieno di gente” conversazione su “Solitudine e rete umana nella letteratura contemporanea”. 

 

Paolo Di Paolo è nato nel 1983 a Roma. 

Così racconta si se stesso: «…scriverei anche se non scrivessi davvero, perché scrivo nella testa, annoto sensazioni in forma di parole possibili, fermo nuvole, pensieri, o semplicemente il volto di qualcuno, che è già l’inizio di una storia. Ho scritto molti più racconti e romanzi nella testa, ogni giorno, di quelli finiti su carta. Ho scritto per capire, per ricordare, per vedere le cose da un’altra prospettiva. Ho scritto soprattutto per ricostruire un mondo scomparso, o anche solo una città, una strada, l’angolo di una casa, solo per vedere ancora vivo qualcosa che il tempo aveva sommerso. Ho scritto, quasi sempre, proprio per far rivivere qualcuno, persone del passato, anche del mio, o per un me stesso che avevo lasciato per strada ad aspettare. L’ho ripreso per mano e l’ho accompagnato fino alla gelateria, perché era fermo lì e aveva una tremenda paura dei cani. Gli ho fatto da fratello maggiore. Ho scritto per tante altre ragioni e molte le ho dimenticate. A volte ho scritto per amore, per nostalgia, per seguire una musica, per suonarla con le parole. Ho scritto anche per dimenticare, ma non ci sono riuscito. Ho scritto per iniziare un dialogo con qualcuno, per muovere un’idea, per difendere un’idea, per guarire, e per ammalarmi di nuovo. Ho scritto perché c’era una storia che valeva la pena raccontare, come si fa in treno con uno sconosciuto. Ho scritto per fare delle domande senza avere nemmeno l’inizio di una risposta. Ho scritto per lasciare le domande aperte come porte spalancate. Ho scritto, talvolta, come si prega, e come si chiede a qualcuno di restare».

(da Vite che sono la tua, 2017)

Da http://www.paolodipaolo.it/